Feg, Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori in esubero: pubblicata la relazione della Commissione europea 2021-2022 - Feg, Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori in esubero: pubblicata la relazione della Commissione europea 2021-2022 - ANPAL
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Europa — 07.09.23
Feg, Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori in esubero: pubblicata la relazione della Commissione europea 2021-2022
Sono oltre 5.000 i lavoratori che ne hanno beneficiato, provenienti dal trasporto aereo dalla fabbricazione di autoveicoli. Italia, Belgio, Francia, Grecia e Spagna gli Stati che hanno presentato le domande

Sono 11 le domande di contributo al Feg, il Fondo europeo che sostiene i lavoratori di aziende e settore in crisi, presentate da 5 Stati tra il 2021 e il 2022. Si tratta di Italia, Belgio, Francia, Grecia e Spagna, che hanno ottenuto un totale di 45,8 milioni di euro di contributo complessivo (tra risorse nazionali e risorse Feg), destinati a 5.182 lavoratori. Tutti e cinque gli Stati avevano già̀ presentato in precedenza domande di assistenza del Feg.
È quanto emerge dalla relazione di valutazione quantitativa e qualitativa delle attività̀ del Feg trasmessa ogni anno al Parlamento europeo e al Consiglio, e relativa ai due anni precedenti, come previsto dal Regolamento FEG 2021/691.
Queste le motivazioni per i licenziamenti che risultano dalla relazione:
- trasformazioni della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione. In particolare, Italia, Grecia e Spagna hanno presentato quattro domande per motivi relativi alla globalizzazione del commercio. La domanda di contributo italiana, per gli esuberi del Porto Canale - connessi alla cessazione delle attività nel porto di Cagliari – è stata giustificata dal fatto che si tratta di un mercato del lavoro di dimensioni ridotte;
- effetti della crisi Covid-19. Spagna e Francia hanno presentato domande per esuberi in settori molto colpiti dalla pandemia, cioè l’industria metallurgica, la fabbricazione di autoveicoli, il trasporto aereo e la manutenzione di aeromobili.
Le restanti due domande hanno riguardato, per l’Italia, la crisi aziendale di Air Italy (EGF/2021/002 IT/Air Italy), come risultato di eventi imprevisti che hanno impedito alla compagnia aerea di sviluppare le proprie attività come pianificato e, per il Belgio, un'acquisizione di impresa (EGF/2022/002 BE/TNT).
Per quanto riguarda il genere, il 65% dei lavoratori interessati erano uomini, la maggioranza dei quali (71%) tra i 30 e i 54 anni, e oltre la metà (57%) che ha completato l'istruzione secondaria superiore o post-secondaria. La composizione dei lavoratori per genere varia significativamente in base ai settori di attività: la domanda della Francia (trasporto aereo) riguardava per oltre la metà dei casi lavoratrici (56%), mentre nel caso delle domande di Spagna e Italia, trattandosi di settori in cui prevale la componente maschile (magazzinaggio e supporto ai trasporti), la percentuale di lavoratrici era rispettivamente del 3% e del 9%.
Le misure cofinanziate del Feg supportano lavoratrici e lavoratori nella riqualificazione e preparazione per nuove opportunità di lavoro grazie al tutoraggio, all’orientamento professionale e all’assistenza nella ricerca del lavoro, oppure nell’avviamento di una attività autonoma. Il Feg integra in tal modo il Fondo sociale europeo Plus (Fse+), che costituisce il principale strumento dell'Unione europea per la promozione dell'occupazione. La complementarità̀ dei due fondi risiede nella loro capacità di affrontare tali questioni da diverse prospettive temporali: mentre il Feg fornisce un sostegno concreto in una situazione di crisi, quando si verifica un evento di ristrutturazione specifico e su larga scala che comporta un numero elevato di esuberi in un breve periodo di tempo, il Fse+ sostiene, in via preventiva, obiettivi strategici a lungo termine, quali la crescita del capitale umano e la gestione del cambiamento, attraverso programmi pluriennali.
Il Feg è uno strumento europeo disponibile anche in Italia. Per accedere ai finanziamenti, la Regione/Provincia autonoma in cui si verificano gli esuberi comunica ad Anpal la volontà di presentare una richiesta di contributo finanziario del Feg. Il Feg cofinanzia l’85% dei costi complessivi dell’intervento oggetto di contributo. Le Regioni/Province autonome coprono la restante quota di cofinanziamento nazionale, con risorse proprie o private.
Leggi la la relazione e l'allegato.
Vai alla sezione dedicata al FEG.
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