I Fondi paritetici interprofessionali ai tempi del Covid - ANPAL
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Dati e pubblicazioni — 15.11.21
I Fondi paritetici interprofessionali ai tempi del Covid
Pubblicata la ricognizione di Anpal che conferma il ruolo di snodo dei Fondi nel modernizzare le imprese italiane

I Fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua possono avere un ruolo chiave nel rafforzare il processo di ammodernamento delle imprese italiane. Dalle interviste fatte a tutti i 19 fondi operativi è emerso che l’attività formativa, pur se con riduzioni e rallentamenti, non si è fermata durante la pandemia. I Fondi, partendo da una propria ristrutturazione organizzativa interna, hanno cercato infatti di risolvere le problematiche poste dalle agenzie formative e dalle imprese che avevano programmato la formazione in presenza.
È quanto si legge nel Focus I Fondi paritetici interprofessionali ai tempi del Covid, che deriva dalle azioni di controllo sulle attività dei Fondi paritetici interprofessionali svolte da Anpal proprio con la consapevolezza che tali organismi sono uno degli snodi per modernizzare e innovare le imprese del paese. La stessa Anpal, con un quadro normativo in costante evoluzione durante la pandemia, ha cercato di offrire una cornice di regolamentazione allo stesso tempo essenziale e di immediata applicabilità. Le agenzie di formazione e le imprese hanno saputo riprogrammare le attività di formazione, laddove compatibili con le tematiche, le logistiche a distanza e soprattutto le tecnologie.
Lo stravolgimento causato dalla pandemia, con l’attuazione della formazione a distanza, ha accentuato i processi di innovazione non solo nelle modalità di erogazione, ma anche in termini di contenuti, organizzazione e capacità di allargare la fruizione. Dalle interviste è emersa anche la necessità di superare la fase emergenziale per un ritorno alla normalità anche per la formazione, ma questa nuova modalità di apprendimento difficilmente rappresenterà una modalità residuale, come in passato.
Disomogenea appare la programmazione per competenze: infatti dal 2018 sono pochi i Fondi che hanno avviato il processo di revisione e sperimentazione della formazione basata sulle competenze. Si tratta di un tema da prendere in considerazione anche per un futuro coinvolgimento dei Fondi nella proposta del nuovo piano di Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol).
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